Il territorio di Noicàttaro è caratterizzato da un reticolo idrografico di tipo esoreico formato da solchi erosivi che si dispongono generalmente in direzione NO-SE di cui la lama San Giorgio e la lama Giotta sono le strutture geomorfologiche più evidenti. Nello specifico, la lama San Giorgio giunge nei pressi della zona Sud-Ovest dell’abitato con due rami che si congiungono prima di attraversarlo, per poi proseguire verso Nord-Ovest fino alla foce. La Lama Giotta si sviluppa poco a Nord-Est dell’abitato per proseguire in direzione Nord attraversando Parco Evoli e Contrada Scizzo a sinistra della scarpata e Parchitello a destra. La lama prosegue fino Torre a Mare dove sfocia nel mare Adriatico.
Le lame consentono il deflusso delle acque superficiali a regime torrentizio provenienti dall’altopiano murgiano verso il mare Adriatico e in tale fondamentale funzione idraulica modellano la superficie calcarea dei “Ripiani di Terra di Bari” nei punti di minore resistenza del suolo.
Il R.D. 15/5/1902 include la lama Giotta nell’elenco delle acque pubbliche nel tratto compreso tra la foce e gli abitati di Rutigliano e Noicàttaro.
L’idrografia sotterranea è influenzata dal complesso calcareo che si presenta stratificato in strati quasi orizzontali, mediamente fratturato, con fenditure dell’ordine di centimetri, irregolari intersecatisi tra loro, a volte riempite di materiale trasportato dalle acque percolanti (matrice sabbio–argillosa). La presenza di tali fenditure testimonia l’esistenza di una circolazione sotterranea di acque che alimentano una falda posta sicuramente a profondità molto maggiore come testimoniano i pozzi artesiani della zona.
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