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Forti temporali e nubifragi

I temporali sono fenomeni a carattere impulsivo, ovvero in grado di liberare una considerevole quantità di energia in breve tempo e in aree anche molto limitate, che si manifestano tipicamente con attività elettrica (fulminazioni) associata a precipitazioni molto intense, forti raffiche d vento e, talvolta, trombe d’aria. Le mutazioni climatiche riscontrate negli ultimi decenni e le osservazioni dirette portano a far ritenere che tali fenomeni si manifesteranno con sempre maggiore frequenza rispetto al passato.

Tra gli eventi precursori si possono rilevare un generale aumento dell’umidità dell’aria, la generazione di venti freddi e la comparsa di fulmini o solo di tuoni. Durante questi eventi, i problemi maggiori possono derivare dall’incapacità di smaltimento delle acque meteoriche da parte della rete scolante, talvolta impedita dalla presenza di opere (attraversamenti tombinati, discarica materiali, ecc.) che riducono la sezione di deflusso.

Talora, anche le fognature manifestano limiti nel dimensionamento, spesso aggravato dall’intasamento delle bocchette di scolo o dall’ostruzione dei collettori sotterranei ad opera di detriti, frammenti vegetali e rifiuti trascinati dalle acque all’interno delle tubazioni.

I nubifragi assumono particolare rilevanza in quanto sono fonte di rischio di danneggiamento sia per le merci (depositate in magazzini, negozi, laboratori, ecc.) e sia per gli impianti tecnologici che, solitamente, vengono collocati nei locali interrati e/o seminterrati dei fabbricati.

La pericolosità per le persone è rappresentata dalla rapidità di formazione e deflusso delle piene torrentizie e dalla caduta al suolo di fulmini. I danni, in genere, colpiscono l’agro e le colture; tuttavia molto spesso la notevole quantità di acqua causata dalle intense precipitazioni, si riversa sull’abitato che, per la sua particolare posizione, fa assumere alle acque piovane un andamento di violento scorrimento.

Il Comune di Noicàttaro ha subito notevoli danni da nubifragi che con una certa frequenza si abbattono sul territorio.

I danni, in genere, colpiscono l’agro e le colture; tuttavia molto spesso la notevole quantità di acqua causata dalle intense precipitazioni, si riversa sull’abitato che, per la sua particolare posizione, fa assumere alle acque piovane un andamento di violento scorrimento a valle lungo le vie del centro della Città. Nell’occasione, diverse vie del centro abitato (cfr. Tabella seguente) sono interessate dal fenomeno dello scorrimento veloce delle acque che, nel loro attraversamento, trascinano a valle fango e detriti.

ID TRATTO STRADALE SOGGETTO AD ALLAGAMENTO
1 Via Casamassima
2 Corso Roma (Ponte sulla lama S. Giorgio)
3 SP 94 (Cavalcavia delle Cisterne)
4 Intersezione SP 217–SP 131
5 Intersezione SP 117 – SC Gallinaro
6 Intersezione SC Masseriola – SC Torre Corrado
7 Cavalcavia P.R.E.
8 Contrada Paradiso
9 Viale Madonna di Lourdes (Ponte sulla Lama Giotta)
10 Contrada Schiamante
11 Incrocio via Perotti – via Giovanni XXIII
12 Attraversamento ferroviario Lama S. Giorgio

Nella Figura seguente è rappresentata la TAV. N. 07 che visualizza su mappa, insieme alla viabilità principale, i tratti stradali critici soggetti ad allagamento riportati nella tabella precedente.

TAV. N. 07 Carta dei collegamenti principali e dei tratti critici
TAV. N. 07 Carta dei collegamenti principali e dei tratti critici

Durante la stagione estiva i rovesci temporaleschi possono essere accompagnati da grandinate, talora di notevole intensità. Tali fenomeni possono essere fonte di grave danneggiamento delle colture, di fabbricati e di veicoli. In genere non sono pericolosi per le persone e per gli animali, tuttavia, dal momento che occasionalmente i singoli elementi di grandine possono raggiungere dimensioni consistenti, è opportuno raccomandare, sempre, la ricerca di ripari per coloro che si venissero a trovare all’aperto durante i temporali di forte intensità.

A seguito di grandinate intense è necessario verificare lo stato delle coperture dei fabbricati, allo scopo di rimuovere eventuali strutture danneggiate ed evitare infiltrazioni d’acqua. Qualora vengano danneggiate strutture contenenti fibre di amianto (eternit) dovranno essere particolarmente curate, previa concertazione con l’A.R.P.A., le procedure di raccolta e smaltimento che, in genere, consistono nella raccolta ed accumulo, da parte di personale protetto in modo adeguato, dei residui su bancali di legno e successivo avvolgimento degli stessi con teli di plastica, allo scopo di evitare la dispersione di fibre nell’aria.

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