Il Piano Antincendio Boschivo Regionale 2012-2014 sottolinea come in tutta la Regione Puglia si siano diffusi insediamenti civili (residenziali, produttivi, turistici) in prossimità di aree forestali. Di conseguenza è sempre più elevato il numero di incendi che coinvolgono tali insediamenti che possono originarsi negli insediamenti stessi (o in loro prossimità) e propagarsi dalle case al bosco, oppure originarsi nel bosco e diffondersi fino ad interessare gli abitati e le zone industriali.
Ciò è vero anche per il Comune di Noicàttaro, caratterizzato dalla presenza di Lame, in parte boscate, a ridosso delle quali insistono insediamenti abitativi.
Dal Piano Antincendio Boschivo 2004-2006 risulta che Noicàttaro ha una superficie complessiva di 4079 ha. di cui 10 boscati. Pertanto, Noicàttaro ha un indice di boscosità pari allo 0,24%. Inoltre, il Piano AIB 2012-2014 registra un solo incendio nel periodo 1998 – 2010 e una superficie percorsa dal fuoco di 0,81 ha.
A questo proposito, occorre osservare che la causa d’innesco degli incendi non è quasi mai naturale, ma risulta spesso connessa all’intervento, colposo o doloso, dell’uomo. Infatti, dall’esperienza, si evince che la maggior parte degli incendi boschivi è di origine colposa e connessa a pratiche imprudenti, quali la bruciatura di sterpaglie in giornate con vento, barbecue in uso lasciati incustoditi, l’abbandono di mozziconi di sigarette accesi lungo le scarpate stradali. Un’altra causa di innesco di incendi boschivi è data, ad esempio, dal transito e dalla sosta in aree verdi di autoveicoli, le cui marmitte catalitiche sviluppano elevate temperature in grado di appiccare il fuoco alla vegetazione sottostante.
Un’altra percentuale significativa di incendi è invece riconducibile ad azioni dolose, contro le quali possono essere attuate solamente attività preventive e repressive di polizia.
In questo contesto è pressoché impossibile prevedere tempi e luoghi d’innesco soprattutto in territori, come quello di riferimento, dove vi è la presenza diffusa di coltivi, coltivi abbandonati e incolti. Per questo motivo, l’unica possibilità di previsione consiste nell’individuazione delle aree caratterizzate da condizioni più favorevoli all’innesco e alla propagazione del fuoco. Tali aree, nel Comune di Noicàttaro, sono quelle interessate dalla “Lama Giotta” e dalla “Lama San Giorgio” che, come peraltro evidenziato dal Piano Paesaggistico Territorale Regionale (PPTR) recentemente adottato, sono caratterizzate anche da componenti botanico-vegetazionali di pregio, quali boschi e formazioni arbustive di evoluzione naturale.
Con riferimento alle Lame sopra indicate, il periodo di maggiore pericolosità si registra durante la stagione estiva, quando le elevate temperature sono spesso accompagnate dalla secchezza del sottobosco. In tale periodo deve essere rafforzata l’azione di vigilanza sul territorio, tenendo conto che alcune delle aree da monitorare risultano impervie e prive di viabilità.
La Città di Noicàttaro ha già recepito la OPCM 3606/07 individuando le aree a rischio incendio di interfaccia ed inserendo le relative perimetrazioni nel Piano approvato con DCC n.58/2008. Di seguito si riporta la tabella di sintesi con le aree a rischio perimetrate, così come comunicato alla Prefettura di Bari – Area Protezione Civile – Gruppo di Lavoro Incendi Boschivi con nota prot. n. 08/39/Prot. Civ. del 18 Marzo 2008:
Id | Area di interfaccia | Rischio |
1 | Zona residenziale Parchitello – Chiesa Madonna di Lourdes e Centro Abitato | R4 lungo il perimetro della lama Giotta |
2 | Parco comunale – impianti sportivi con tensostruttura | R3 |
3 | Parchitello – Scuola | R2 |
Nel corso del presente aggiornamento del Piano di Emergenza comunale si è proceduto ad una revisione della perimetrazione delle aree esposte al rischio incendi di interfaccia, segnalate nel piano del 2008, ed alla contestuale ridefinizione del relativo indice di rischio. L’analisi condotta è rappresentata di seguito: