Molto lontano nel tempo affondano le radici del popolo nojano vissuto sulle sponde adriatiche, ove conservò fino all’epoca fascista una piccola frazione sul mare, denominata Torre Pelosa, che venne assorbita dal Comune di Bari con la denominazione di “Torre a Mare”.
Nelle grotte marine di Cala Colombo, di Scizzo, di Punta la Penna, sulla scogliera dello Schiamante, di Paduano, nelle caverne carsiche tra cui la “grotta delle tartarughe” di “Lama Giotta” e nelle necropoli dell’entroterra, ricche di vasellame, utensili ed armi, rinvenute piuttosto casualmente, è sepolta, da millenni, la storia di Noicàttaro che, sin dall’alto Medioevo, ha avuto una vita fiorente che è testimoniata, ancora oggi, da alcuni palazzi prestigiosi, risalenti a periodi diversi, tra cui: Palazzo ducale, Palazzo Capruzzi, Palazzo Saponaro, Palazzo Macario, Palazzo Santoro e Palazzo Siciliano.
Sono presenti sul territorio alcune cappelle e numerose chiese che presentano strutture e oggetti di particolare rilievo artistico. Nel centro storico è sita la Chiesa Matrice, costruita tra il XII e XIV sec. di stile romanico pugliese, con un bellissimo coro ligneo del 1545 ed il soffitto plafonato con i pregiati dipinti di Michele SPARAVILLA; la Chiesa di S. Maria del Carmine del XV sec., con l’annesso Convento che ospitò i Carmelitani fino al 1809; la Chiesa di S. Maria della Lama del XI sec., costruita a ridosso della “Lama San Giorgio” con l’annesso convento dei “Padri Agostiniani” che ospita un “Centro Fisico–Medico–Pedagogico” tra i più validi e attrezzati della Regione Puglia.
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